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TAYOQI  L’alchimia dell’esperienza corporea

Partendo dalla tradizione (tai ji quan, yoga e qi gong) ci si avvicina in modo nuovo all’essere nella sua interezza di mente-corpo-emozioni. Ognuna delle discipline in questione interagendo direttamente con le altre determina dei risultati diversi da quelli ottenuti con una sua azione separata. Ciò che viene a prodursi risulta alquanto interessante per chi ricerca in profondità su di sé a partire dalle “sensazioni sentite” di un tipo particolare di consapevolezza corporea interna. Si tratta di alchimie energetiche come quelle che entrano in gioco quando si avvicinano pratiche di accumulazione (qi gong), che hanno come obiettivo la creazione di forza esplosiva elastica, e tecniche di distensione yoga. Oppure l’avvicinamento di opposti, come la pratica dell’immobilità (zhan chuang) e la pratica dell’esplosione (fa ji). 

Il tayoqi si pratica eseguendo una forma con al suo interno elementi e principi provenienti dalle tre discipline. La forma non ha una “rigidità formale” ma prevede ambiti interpretativi che, nei livelli più avanzati e maturi di esecuzione, portano la forma a manifestarsi come una sorta di danza dell’energia.

Il tayoqi è frutto della convinzione che ogni tradizione esprime un punto di vista, anche se importante, non esaustivo e che la contaminazione tra culture diverse può portare risultati preziosi per la ricerca.

 

TAI JI QUAN  La  Perla Della Vera Sintesi
Il Tai Ji Quan nasce e si sviluppa in Cina nel XIII secolo, con diversi stili e diverse scuole. Quello della scuola Anidra è una sintesi operata dal M° Paolo Bendinelli, che la chiama appunto “Perla Della Vera Sintesi”. Gli obiettivi di questa antichissima arte marziale sono interiori e non di semplice autodifesa: armonizzare gli opposti, equilibrare le forze negative e positive, entrare in rapporto con l'energia dell'universo e con i suoi mutamenti. 

 

YOGA  L’unione con il divino

La pratica dello Yoga è un antico corpo di insegnamenti che affonda le radici nella notte dei tempi. Lo Yoga fornisce alla mente la forza di superare i limiti, permettendo così al corpo di farsi dolcemente plasmare. Elemento cardine di questa pratica è il respiro, continuo collegamento tra il nostro interno e l’esterno. Una pratica che porta al rilassamento e all’ascolto di sé, ricordandoci la nostra appartenenza al Divino.

 

QI GONG  L’universo dell’immobilità

Rimanere apparentemente in uno stato di immobilità, per arrivare ad un sentire profondo. Questo è l’antica disciplina del Qi Gong, una sapiente combinazione di contrazione e rilassamento muscolare e di regolazione del respiro. Gli effetti di tutto questo lavoro sul corpo sono da una parte il rafforzamento delle fasce muscolari e dall’altra lo stimolo delle sinapsi mentali e un generale aumento del bagaglio energetico. Ma soprattutto, stabilità ed equilibrio, che portano alla centratura della personalità e alla stabilità dei sentimenti.

 

KENJITSU  L’antica via della spada
Il Kenjitsu è la via della spada degli antichi guerrieri e dei Samurai. L'uso della spada risale ai tempi antichi, ma è dal 1600 che i Samurai la trasformano in una vera e propria arte, raffinando le tecniche di combattimento, non più mirate solo a sopraffare l’avversario. Il samurai agli occhi altrui, era il peggior nemico che si potesse incontrare, perché non aveva niente da perdere, a cominciare dalla cosa più preziosa, la sua stessa vita.